Sabato 10 settembre a Porto Recanati (MC) presso la Pinacoteca Civica “Moroni”, sita all’interno del Castello Svevo, si è tenuta la cerimonia di premiazione del VI Premio Nazionale “Novella Torregiani” – Letteratura e Arti Figurative dedicato al ricordo della celebre poetessa, scrittrice, fotografa e maestra portulana Novella Torregiani Grilli (1935-2015) organizzato dall’Associazione Culturale EUTERPE APS di Jesi (AN) con il beneplacito della famiglia.
Durante l’evento è stato consegnato – fuori concorso – il Premio alla Carriera al poeta e incisore Giorgio Voltattorni M. Precedenti premiati “alla Carriera” nelle altre edizioni del Premio sono stati, nell’ordine, il critico d’arte recentemente scomparso Armando Ginesi, la scrittrice e indigenista Loretta Emiri, l’artista e incisore Ottorino Pierleoni, il fotografo Riccardo Gambelli e la scrittrice e poetessa Antonietta Langiu.
Questa la motivazione del conferimento del Premio alla Cultura attribuito a Giorgio Voltattorni M. stilata dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio, Presidente di EUTERPE APS, letta durante la premiazione:
L’organizzazione di questo concorso letterario e artistico ha deciso di conferire il Premio Speciale (fuori concorso) “Alla Carriera” al poeta, critico d’arte e incisore Giorgio Voltattorni M. di Cupra Marittima (AP) ritenendo che il suo lungo e poliedrico percorso nel mondo della cultura regionale e non solo abbia tracciato un segno distintivo fatto di alta qualità, spessore, grande serietà, autentico impegno morale e precisione. Ingredienti, questi, così rari da trovare amalgamati insieme nel clima indistinto e rumoroso della cultura odierna nella quale Voltattorni è senz’altro inserito in consonanza alla sua natura di uomo mite e modesto, tendenzialmente improntato a eludere – o a rifiutare – posizioni che lo porrebbero troppo alla ribalta.
La sua duplice natura di poeta – tanto in lingua italiana che nel suo dialetto di Marano, che è il borgo antico di Cupra Marittima, nell’Ascolano – che amante, conoscitore e fine critico d’arte e artista – acquafortista in particolare – ha permesso di maturare la nostra convinta scelta di attribuirgli il Premio alla Carriera di questa edizione del concorso che, per l’appunto, è rivolto tanto alla letteratura quanto alle arti figurative.
Per poter comprendere quale è stato il percorso del Nostro che lo ha condotto sino ai nostri giorni, quali sono stati i suoi impegni principali nel mondo dell’arte uniti a un grande spirito di continua ricerca e di studio attento, risulta senz’altro utile parlare un po’ di lui. Questo consentirà alla platea qui raccolta di conoscerlo meglio o approfondire i suoi tanti interessi che ne fanno uno tra gli intellettuali delle nostre Marche plurali più interessanti, versatili e arricchenti per il panorama culturale collettivo.
Giorgio Voltattorni M. nasce a Cupra Marittima (AP) nel 1959. Risiede nell’antico borgo medievale di Marano (Cupra Marittima alta) del quale parla, scrive e difende alacremente il dialetto, la storia e le tradizioni folkloriche locali. Ha compiuto studi di carattere artistico e ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Quale poeta ha pubblicato i libri: Resti, Viversi e Pietre (Tipografia Elegraf, San Benedetto del Tronto, 1980), Altri baci (Rimoldi Grafiche, Cupra Marittima, 1983), Frammenti apocrifi (n.d., Cupra Marittima, 1987), Bestiario umano (Stamperia dell’Arancio, Grottammare, 1991) ed Elegie scalze (Ediland, San Benedetto del Tronto, 2018). Per la poesia in dialetto ha pubblicato: ‘Mbù de vènde tra le frónne / Un po’ di vento tra le foglie (Il pozzo nuovo, Venezia, 2021) e ‘Sté paròle de fanghe / Queste parole di fango (Il pozzo nuovo, Venezia, 2022).
Nel 1979 a San Benedetto del Tronto (AP) figura tra i fondatori del gruppo artistico “L’Acerba” assieme a Paolo Annibali, Francesco Del Zompo e Carlo Marchetti.
Nel 1987, assieme a Eugenio De Signoribus e a Luciano Bruni, ha fondato la rivista “Hortus”, semestrale di poesia e arte che ha diretto fino al 1991.
Continua e meticolosa la sua perlustrazione nel mondo dell’arte contemporanea della nostra Regione, che gli ha permesso di conoscere e di divenire amico (coltivando anche corrispondenze in parte pubblicate recentemente) con artisti di primo piano del Secolo scorso e della nostra contemporaneità. Questo fertile e continuo dialogo con l’arte lo ha portato alla lavorazione e scrittura di vari testi di carattere saggistico tra cui vanno annoverati: Le forme dello spirito (Stamperia dell’Arancio, Grottammare, 1993) sul pittore e incisore Carlo Marchetti (Offida, AP, 1956); Segni dall’infinito (Ediland, San Benedetto del Tronto, 2009), una monografia dedicata al pittore Nazzareno Agostini (Pagliare di Spinetoli, AP, 1950); L’assedio della parola (Cristoforo Colombo Librario, Ancona, 2011), una raccolta di studi sullo scultore Valeriano Trubbiani (Macerata, 1937 – Ancona, 2020); il recente volume Le Marche, l’arte plurale. 2 poeti e 45 artisti marchigiani (Il pozzo nuovo, Venezia, 2022) nel quale ha fornito suoi ricordi e analisi personali di alcune opere di geni indiscussi dell’arte figurativa e scultorea della nostra regione e la rievocazione di alcuni momenti di condivisione avuti con alcuni di essi. Nel volume sono inseriti, tra gli altri, l’incisore Luigi Bartolini (Cupramontana, 1892 – Roma, 1963), il pittore maceratese Gino Bonichi – noto come “Scipione” – membro della Scuola Romana (Macerata, 1904 – Arco, TN, 1933), il ritrattista Danilo Interlenghi (Fermo, 1921-2019), gli scultori Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, RN, 1926) e Valeriano Trubbiani, sino ai pittori Orfeo Tamburi (Jesi, AN, 1910 – Parigi, 1994) e Arnaldo Ciarrocchi (Civitanova Marche, MC, 1916-2004), solo per citarne alcuni.
Tra le curatele da lui prodotte figurano un’antologia di testi poetici sullo scultore Valeriano Trubbiani, Sigillaria (Cristoforo Colombo Libraio, Ancona, 1992) e una silloge di lettere inedite di intellettuali e artisti tra cui Marinetti, Morandi, Soffici, Bartolini e altri dedicate allo scrittore Leonardo Castellani dal titolo Caro Castellani (Andrea Livi, Fermo, 1993). Suoi testi sono presenti in antologie e riviste.
Medaglia d’oro “Una vita per l’arte” conferita al Premio di Poesia “Tronto” a Colli del Tronto nel 1996.
Complimentandoci per il suo intenso e prestigioso percorso culturale, quale poeta, amante della storia locale, studioso, attento demologo della sua realtà linguistica e folklorica, quale critico d’arte, artista rinomato, acquafortista di gran pregio e di unanime riconoscimento con varie mostre all’attivo, la presidenza di questo Premio ha deciso di conferire il Premio alla Carriera.
A consegnare il Premio attribuito a Voltattorni sono stati Lorenzo Spurio (Presidente Euterpe APS), Emanuela Antonini (Presidente del Premio) e Sergio Camellini (Presidente Onorario per le sezioni letterarie). Le Commissioni di Giuria erano presiedute da Carmen De Stasio (sezioni letterarie: poesia in italiano e dialetto, racconto e haiku), Melita Gianandrea (pittura) e Lorenzo Cicconi Massi (fotografia).
Da sinistra il Presidente di Euterpe APS LORENZO SPURIO, il poeta e incisore premiato col Premio alla Carriera GIORGIO VOLTATTORNI M., la Presidente del Premio EMANUELA ANTONINI e il Presidente Onorario per le sezioni letterarie SERGIO CAMELLINI.
Dopo un periodo piuttosto lungo di pausa dovuto alle note limitazioni relative all’emergenza dettata dal Coronavirus (sebbene non siano mancate iniziative “a distanza”) riprendono gli eventi sul territorio organizzati dall’Associazione Culturale Euterpe.
L’appuntamento è per questo fine settimana in un piccolo borgo dell’Anconetano, Morro d’Alba dove, in collaborazione con il Comune, si terrà l’evento dal titolo “La notte romantica nei borghi più belli delle Marche”. Questo il programma:
SABATO 26 GIUGNO – Ore 18:30
Reading poetico con i poeti: Andrea Ansevini, Andrea Pergolini, Flavia Scebba, Viviana Nobilini, Antonio Cerquarelli.
Sabato 16 maggio 2020 avremmo dovuto tenere, nella cornice della Pinacoteca Civica “A. Moroni” – Castello Svevo di Porto Recanati (MC) la canonica premiazione annuale del Premio Nazionale “Novella Torregiani”, giunto alla sua quarta ideazione, il cui verbale di Giuria, con i nomi di tutti i premiati e delle opere vincitrici, è stato pubblicato lo scorso 10 aprile[1]. Il Premio, autorizzato con entusiasmo dalla famiglia della poetessa marchigiana, è stato ideato ed è presieduto dalla biologa e poetessa Emanuela Antonini ed è organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi presieduta dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio.
Esso è nato con l’intento di far emergere le potenzialità creative degli artisti e segnarle all’attenzione della comunità in ambito culturale, a ricordo della poliedrica poetessa nel rappresentare l’umanità nelle molteplici espressioni artistiche. Nel corso degli anni ha visto, tra i numerosi premi conferiti, la consegna di Premi Speciali “Alla Carriera” a insigni artisti del panorama nazionale e non solo: il prof. Armando Ginesi (ex docente e critico d’arte), la poetessa e scrittrice Loretta Emiri (indigenista e antropologa), il pittore e artista visivo Ottorino Pierleoni e, quest’anno, il senigalliese Riccardo Gambelli (fotografo).
La Commissioni di Giuria di quest’anno erano così costituite. Poesia in italiano: Loretta Marcon (Presidente), Rosanna Di Iorio, Angela Catolfi, Maria Luisa D’Amico e Carla Maria Casula. Poesia in dialetto: Loretta Marcon (Presidente), Rosanna Di Iorio, Angela Catolfi, Maria Luisa D’Amico ed Elvio Grilli. Racconto: Loretta Marcon (Presidente), Lorena Marcelli, Gioia Casale, Cristina Biolcati, Valerio Mingarelli. Haiku: Loretta Marcon (Presidente), Cinzia Pitingaro, Maria Laura Valente, Roberto Boldrini e Daniele Garofalo. Presidente Onorario del Premio, per le sezioni letterarie, è stato il noto poeta e psicologo modenese Sergio Camellini. Per le sezioni delle arti figurative le Commissioni di Giuria erano così costituite. Per la pittura: Silvia Cuppini[2] (Presidente), Maristella Angeli, Lucia Spagnuolo, Melita Gianandrea e Deborah Coli. Per la fotografia: Lorenzo Cicconi Massi (Presidente), Andrea Bevilacqua, Onorina Lorenzetti, Fabio Marchetti e Giulio Brega.
Novella Torregiani
Nell’impossibilità dettata dall’emergenza relativa al Covid-19, che non ci consente di celebrare la cerimonia di premiazione e di poterci felicitare con i vari premiati delle diverse sezioni oltre a ricordare Novella, percorrendone il suo importante percorso letterario e artistico, ci è sembrata una buona cosa dedicare un articolo per evitare che il premio non rimanga sotto tono e per rimarcare, ancor più, l’importanza della creazione artistica e della produzione letteraria in questo momento di seria crisi e di ansia generalizzata .
Alcuni cenni biografici della versatile e fluente attività culturale di Novella Torregiani ci sembrano a questa altezza necessari per permettere, a chi mai l’ha conosciuta né letta, di potersi avvicinare alla sua figura di intellettuale e di donna empatica. Novella Torregiani (1935-2015)[3] è stata un’insegnante elementare; durante la sua vita si è dedicata a coltivare l’arte sotto vari aspetti: poesia, fotografia e musica. Per la poesia pubblicò Così per caso (1991), Oltre orizzonti (2009); in dialetto portulano Èccheme cchi (1998), Magm’artis (2006) e Stelle de maru (2012). Tra gli altri libri, anche Filastrocche dell’arcobaleno (2006) e Novellina e la guerra (2013). È presente in numerose antologie marchigiane e nazionali tra cui Censimento di poeti e scrittori contemporanei (1990). Per vari anni ha presieduto l’Associazione “Coro a più voci” di Porto Recanati con la quale ha organizzato recital di poesia, concorsi letterari e presentazioni di libri. È stata membro di giuria nei premi letterari “Città di Porto Recanati” e “Poesia Estate”. Numerosi i premi letterari vinti tra i quali ricordiamo il Premio Letterario Dialettale Nazionale “Quinto de Martella” (2004), il “Baldassarre degli Olimpi” (2004). Fu Accademica Honoris Causa dell’Accademia “Fanum Fortunae” di Fano (PU), dell’Accademia Universale Federico II di Svevia di Corato (BA), dell’Accademia Histonium di Vasto (PE) e dell’Accademia “Giacomo Leopardi” di Reggio Calabria. Nel 2015 la commissione di giuria del IV Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” le ha assegnato il Premio alla Memoria.
Ci è sembrata buona cosa contattare alcune delle persone, tra poeti e artisti, che conobbero Novella e ne apprezzarono il suo talento, le doti umani e solidali, al punto tale da spingere tante persone a esternare i propri sentimenti, a riunirsi attorno a reading, mostre e tante altre attività da lei egregiamente condotte e realizzate con ampio successo di pubblico, interesse della stampa e soddisfazione generale. Riportiamo, dunque, di seguito, le testimonianze di alcuni poeti che sono utili a tracciare ancor meglio il profilo di Novella Torregiani: i ricordi di Daniela Gregorini (poetessa in lingua e in dialetto residente nella frazione di Ponte Sasso di Fano), Evaristo Seghetta Andreoli (poeta residente a Montegabbione, nel Ternano), Annamaria Ragni (poetessa e pittrice osimana), Angela Catolfi (poetessa in lingua e in dialetto originaria di Treia, nel Maceratese) e Onorina Lorenzetti (poetessa e fotografa di Recanati); poetesse, quest’ultime due, che nella prima edizione vinsero rispettivamente il 1°Premio per la poesia dialettale e il 1°Premio per la fotografia e che, a partire dalla seconda edizione e fino a oggi, sono membri di Giura del Premio a lei dedicato.
La poetessa Daniela Gregorini, nel riportare sulla carta alcuni ricordi e riflessioni in merito alla figura di Novella Torregiani, nel suo ampio commento ha scritto: “Una persona resta in vita finché ci sarà di lei il ricordo. È una frase che ricorre spesso quando si parla di un nostro caro, è una citazione quasi scontata, doverosa, una frase fatta e sostanzialmente autentica. In realtà, se invertiamo l’ordine dei due enunciati del periodo, ci spingiamo in un’osservazione ancor più veritiera: “il ricordo di lei ci sarà, finché resta in vita”. Ritengo che a Novella appartenga meglio la seconda citazione, perché Novella è ancora viva nei nostri pensieri; i suoi versi delicati e allo stesso tempo acuti, i suoi profondi insegnamenti sempre avvolti dalla sua materna aurea, il suo esempio di vita, le sue particolarissime fotografie, il suo modo genuino di fare le cose, schietto, ma mai sgarbato, il suo districare le situazioni anche più complicate in maniera semplice, ma mai superficiale, quella capacità di creare relazioni amichevoli in maniera naturale, sincera, riuscendo a coltivarle affettuosamente anche tramite i distaccati social, e poi il suo entusiasmo contagioso per l’arte, quel modo di considerare speciale ogni persona, il suo modo di voler bene e di farsi voler bene… tutti questi aspetti della sua personalità fanno in modo che si avverta la sua viva presenza in ognuno di noi fortunati che l’abbiamo incontrata nella nostra strada. Il mio personale incontro con lei, è stato sulla “strada” della poesia: l’ho conosciuta alla premiazione de “La Purtannara”, uno dei primi concorsi in cui mi son ritrovata fra i vincitori e ai quali mi tremavano fortemente le gambe per l’insicurezza dovuta alla nuova esperienza in un mondo che non credevo mi fosse vicino. Invece, arrivata a Porto Recanati, accolta da Novella, mi sono sentita subito a mio agio, in un ambiente piacevolmente amichevole, nel quale ho conosciuto, grazie a lei, tante altre meravigliose persone con quali, anche se non ho con loro una frequentazione assidua, mi ritrovo sempre legata da un’amicizia vivace accesa grazie a Novella. È questo il suo segreto forse: l’amore per la vita e per le persone vicine, mai sopito né vacillante nemmeno durante la brutta malattia. Quindi posso ribadire che se la ricordiamo ancora, è perché lei è riuscita a rimanere viva nelle persone vicine”.
Questo, invece, il ricordo del poeta Evaristo Seghetta Andreoli: “Fu così che un pomeriggio di marzo del 2013 ricevetti una telefonata inaspettata quanto gradita; proveniva da un numero sconosciuto e la voce pacata e annunciatrice di buone nuove era quella di una signora dall’accento non molto dissimile dal mio e così si presentò: “sono Novella, Novella Torregiani…”. La notizia era che avevo vinto il Premio della Giuria al concorso “Sempre caro…” di Recanati, ideato e organizzato da Novella. Al mio arrivo a Recanati in un pomeriggio ventoso, fu lei ad accogliermi a Palazzo Leopardi, luogo migliore non poteva essere scelto dal destino. Attendevo nell’atrio che dà sulla piazza del Sabato del Villaggio, quando dalla scalinata scese una signora magra e con due occhi vivissimi, era lei, Novella, che con garbo e condivisa emozione mi accolse in quel luogo che nella mia mente è poi diventato un binomio di bellezza e di poesia. Il fattore empatico credo fosse la sua caratteristica saliente, sicuramente aveva sensibilità fuori dal comune, a confermare la sua qualità di poetessa raffinata e delicata. Questi eventi in contesti simili non possono che far nascere amicizie vere e sincere, tanto che nei mesi a venire, ci si sentiva spesso finché, non sentendola più per un periodo insolitamente lungo, preoccupato chiamai gli amici poeti marchigiani e da loro appresi la triste notizia della sua morte con tutto il vuoto e il dolore immaginabile per chi come me aveva un punto di riferimento certo, verso oriente, oltre la siepe del colle “sempre caro”.
La poetessa e pittrice osimana Annamaria Ragni così la ricorda: “Eravamo quattro amiche, scrivevamo poesie per diletto che poi lasciavamo dormire in un cassetto quando una persona ci fece presente che a Porto Recanati una signora aveva creato un’associazione artistica; fu così che conoscemmo Novella Torregiani ed entrammo nel suo “Coro a più voci” che era la sua casa. Fu una nuova vita per noi. Novella ci fu subito amica, era un vero vulcano di attività, s’interessava di ogni tipo di arte, sapeva fare belle foto e provò anche a dedicarsi alla pittura ma il suo amore profondo fu la poesia, creava versi molto belli, spontanei e con sentimento e ci fu maestra. La sua attività spaziava in diversi campi, organizzava mostre di pittura e recital dove metteva tutto il suo fervore, con molta umiltà accettava l’aiuto di tutti e il numero dei soci dell’associazione crebbe. Era amata da tutti ci fece conoscere poeti nuovi e famosi e per noi fu una vera amica. Rimarrà sempre vivo il ricordo di lei e delle sue poesie”.
Il ricordo della poetessa treiese Angela Catolfi che così ha recentemente scritto ripensando alla poetessa portorecanatese: “Ricordo il primo incontro con Novella nel 2003, quando partecipai a una mostra di pittura da lei organizzata a Porto Recanati. Fu in quell’occasione che mi parlò di un suo progetto riguardante un recital di poeti locali, convincendomi, col suo fare garbato a parteciparvi. Quello è stato il mio ingresso nel mondo della poesia e le renderò per sempre grazie. Con il tempo ho imparato a conoscerla ed apprezzarla come artista poliedrica che spaziava dalla poesia alla pittura, alla musica, alla fotografia fino ai diversi interessi ambientali e al profondo attaccamento alle sue radici. Anima sensibile, di grande disponibilità, amante della bellezza e dell’arte, sapeva coinvolgere e condividere sinceramente le sue passioni. Una vera amica oltre che saggia consigliera; indimenticabile il suo accogliente sorriso e il suo sostegno nell’incoraggiare iniziative culturali ed artistiche”.
Infine la poetessa e fotografa recanatese Onorina Lorenzetti cosi la ricorda: “Ho conosciuto Novella Torregiani il giorno in cui ho fatto il mio esordio in pubblico con la poesia, una domenica di gennaio 2004. Era un recital organizzato dall’Associazione Culturale “Colle dell’Infinito” di Recanati. Al termine delle letture, lei venne a salutarmi, si presentò e mi propose di entrare a far parte della sua Associazione Culturale “Leopardian Comunity Coro a più Voci” di Porto Recanati. Così da allora iniziai a partecipare ai suoi incontri con altri poeti e artisti. Novella è stata e resterà una bravissima poetessa, ma era anche pittrice e appassionata di fotografia. Si dedicava con tutta sé stessa a organizzare eventi culturali, sia recital di poesie, sia mostre di pittura e poesia insieme. Iniziai a conoscerla giorno dopo giorno e mi accorsi subito che dietro l’artista c’era una donna dal cuore grande, sapeva essere una buona amica, aveva sempre una parola di incoraggiamento e conforto quando serviva. I suoi insegnamenti li porto ancora dentro e quando mi trovo a camminare nella sua Porto Recanati, non posso non guardare le sue finestre”.
Desideriamo chiudere l’articolo con una poesie in dialetto di Novella, con relativa traduzione in italiano:
O bel gabbiano,/ torni alla marina/ come una vela/ torna qui dal mare./ Chiara è la rena./ va una barchettina,/ ride contento/ il bel marinaio.// L’onda è tranquilla,/ il mare sembra un olio;/ gli canta lei/ da una finestra aperta:/ -Non puoi sapere/ quanto bene ti voglio.-/ Adesso s’affaccia,/ stende una coperta// O bel gabbiano/ va tu incontro a lei,/ o ala bianca,/ falle una carezza;// o bel gabbiano,/ baciala tu/ insieme di questo mare/ con la brezza.
Cogliamo, infine, l’occasione per ringraziare gli enti amministrativi che anche quest’anno hanno patrocinato e sostenuto moralmente il nostro Premio dedicato a Novella: la Regione Marche, il Consiglio Regionale delle Marche, le Province di Ancona e Macerata e, in particolar misura, il Comune di Porto Recanati nella persona del sindaco dott. Roberto Mozzicafreddo e del vice-sindaco, dott.ssa Rosalba Ubaldi. Amministrazione, quest’ultima, che non ha mai mancato di dimostrare vero interesse e partecipazione nei confronti di questa iniziativa culturale.
Nella parte conclusiva del verbale sono contenute queste informazioni: “Data l’emergenza relativa al Corona-virus la cerimonia di premiazione non avrà luogo. I premi rimarranno custoditi presso la sede legale dell’Associazione Culturale Euterpe e potranno essere richiesti entro il 30/06/2020, provvedendo in anticipo alle spese di spedizione che verranno in seguito comunicate unicamente a mezzo scritto, per e-mail. Non ricevendo l’Associazione entro tale data nessuna richiesta di invio, i premi automaticamente decadranno ed entreranno a far parte dei beni a disposizione dell’Associazione che potrà utilizzarli in successive edizioni del Premio o altre iniziative promosse dalla medesima. L’organizzazione provvederà a inviare entro la fine di ottobre 2020 i premi, salvo restando che le restrizioni relative all’emergenza pandemica attualmente in atto, possano consentirlo”.
[2] A causa di problemi personali, a differenza di quanto riportato sul bando di partecipazione del premio, non ha potuto svolgere il suo ruolo di Presidente di Giuria e non ha espresso le proprie valutazioni.
[3] La presente nota bio-bibliografica è stata estratta da Lorenzo Spurio, Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana, vol. 2, PoetiKanten, Sesto Fiorentino, 2016.
[4] Novella Torregiani, Stelle de maru, Simple, Macerata, 2012, pp. 28-29.
Alcuni scatti significativi dell’evento organizzato per la Giornata Mondiale della Gentilezza, svoltosi all’Oratorio del Crocifisso di Foligno (Perugia) il giorno 13 novembre 2019. Grazie a Giacomo Santini per le bellissime foto.
Mercoledì 13 novembre a partire dalle ore 17 presso l’Oratorio del Crocifisso di Foligno (Largo Federico Frezzi) si terrà un evento culturale organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi su idea e progetto della socia la poetessa Flavia Scebba, nell’occasione della “Giornata mondiale della gentilezza”.
L’evento è organizzato con la collaborazione della Bertoni Editore di Perugia, il format Pour Parler e del Movimento Italiano per la Gentilezza di Parma.
L’iniziativa, con il patrocinio del Comune di Foligno e della Provincia di Perugia, vedrà la stessa Scebba aprire l’incontro per passare poi la voce ai rappresentati dell’amministrazione comunali presenti in sala. A seguire gli interventi di Lorenzo Spurio (Presidente Ass. Euterpe), Jean Luc Bertoni (Direttore della Bertoni Editore) e Giacomo InnoWhite (ideatore di Pour Parler).
Flavia Scebba, curatrice del progetto, in merito alla gentilezza, oggetto dell’evento, ha rivelato: “Niente ci impedisce di essere gentili, di trasformare in possibilità ciò che in apparenza può sembrare distante da noi. Avvicinarsi al diverso con curiosità ed empatia conduce sempre in una dimensione che porta l’uomo ad elevarsi. Mai come in questo periodo storico e culturale “seminare gentilezza” significa cambiare le sorti del mondo, in particolar modo se ci riferiamo alle sorti del pianeta. Scegliere di vivere in empatia con Madre Terra, rispettandola e amandola incondizionatamente porta l’uomo inevitabilmente ad un futuro di pace e di prosperità”.
Interverranno con letture poetiche di propri testi i poeti Marinella Amico Mencarelli, Angelo Angelucci, Donatella Chiocchi, Annamaria Guidi, Tiziana Lauretani, Bruno Mohorovich, Alida Pinca, Maria Grazia Pontani, Olena Romanko, Flavia Scebba, Lorenzo Spurio, Michela Tombi e la scrittrice Luciana Censi. Durante l’evento saranno esposte opere artistiche di Simona Costa, Gian Domenico Negroni, Giuliana Baldoni, Donatella Tomassoni, Laura Salvati e Pamela Vincenti.
NOTA BENE: EVENTO ANNULLATO E PROROGATO A DATA DA DEFINIRSI!!!! (Comunicazione del 06-11-2019)
DESCRIZIONE DELL’EVENTO
L’Associazione Culturale Euterpe di Jesi, su progetto della socia la poetessa Flavia Scebba, ha deciso di sposare l’idea di organizzare un evento interamente dedicato al Maestro Bernardo Bertolucci (Parma, 1941 – Bologna, 2018) che è stato l’unico italiano ad avere ricevuto un Oscar come migliore regista nel 1988 con L’ultimo imperatore, a testimoniare come con gli occhi della poesia si possa raccontare il mondo sfiorando le vette e gli abissi dell’anima, cogliendo l’umana fragilità e rendendola grazia, mistero, in tutta la sua imperfezione. Certamente l’impronta di suo padre Attilio (S. Prospero Parmense, 1911 – Roma, 2000) e la figura di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Roma, 1975) sono state determinanti nella sua formazione, nel suo sentire al punto tale che, crediamo, non ci si può esimersi dal citarli quando si parla di lui.
L’evento “Ciao Maestro!” vuole ricordare, a un anno di distanza dalla morte di Bertolucci la sua poliedrica figura di uomo di cultura. Il saluto informale, di chi si conosce, di chi non se n’è andato ma resta… un saluto che profuma di rosso, il rosso del sangue, del vino, della bandiera che sventola in Novecento, il saluto di chi lo ama e lo vuole ricordare con il proprio vissuto. La curatrice dell’evento, Flavia Scebba, ha espressamente inteso dare un’impronta molto popolare all’incontro, vicina alla terra, alla Rivoluzione che per Bertolucci in fondo non era altro che ritrovare la creatività perduta. Per lui questo era il più grande atto rivoluzionario che l’uomo doveva a se stesso, dai personaggi del tè nel deserto a quelli di Io ballo da sola. Ritrovare la creatività perduta prevede il coraggio del viaggiatore, non quello “del turista” e con le sue opere ci si incammina verso una strada che può portare ovunque, soprattutto oltre le mura, i recinti fino a perdersi negli spazi grandi, immensi… tutti sotto lo stesso cielo denso. Il sottotitolo dell’evento “Fuochi di novembre: ricordi e immagini di Bernardo Bertolucci” fa riferimento a un titolo di un libro del padre del Maestro, il signor Attilio Bertolucci la cui poesia eponima così recita:
Bruciano della gramigna
nei campi
un’allegra fiamma suscitano
e un fumo brontolone.
La bianca nebbia si rifugia
fra le gaggie
ma il fumo lento si avvicina
non la lascia stare.
I ragazzi corrono attorno
al fuoco
con le mani nelle mani
smemorati,
come se avessero bevuto
del vino.
Per lungo tempo si ricorderanno
con gioia
dei fuochi accesi in novembre
al limitare del campo.
Affinché quel fuoco del grigio Novembre non si possa spegnere mai, il fuoco della creatività che arde dentro l’uomo e dentro la storia. Che la fiamma rossa del maestro Bernardo Bertolucci possa vivere in chi guarda al mondo con gli occhi della poesia, alla ricerca della bellezza delle fragilità umane, degli istinti, delle emozioni che si fanno parola, gesti o lunghi silenzi i cui contemplare e contemplarsi… E che i ricordi siano gioiosi, perché intrisi della spensieratezza della gioventù che vede i ragazzi correre mano nella mano e che sia quella fiamma allegra a scaldarli nell’età matura, quando il fumo brontola e lento si avvicina ai pensieri, quelli della sera, perché al mattino oltre la coltre di nebbia si può scorgere ancora il fiorire delle rose e inebriarsi del loro profumo… e in quella rosa bianca di Novembre sentire tutta la freschezza della vita.
SVOLGIMENTO E PARTECIPAZIONE
L’evento si terrà il 30 novembre 2019 a partire dalle 17:30 presso la “Sala della Città” del Museo Civico Rocca Flea a Gualdo Tadino (PG) e prevede un recital poetico di poesie della curatrice, la poetessa Flavia Scebba, dedicate al Maestro Bertolucci, l’esposizione di opere scultoree lignee (su legno d’ulivo) dell’artista jesino Leonardo Longhi che esprimono in maniera eccelsa il fuoco della creatività e come lo alimenta. Anche lui, come Bertolucci, non cela le forme della femminilità, il senso artistico della nudità che è il simbolo del farsi dono della propria intimità e nella reciprocità, nello scambio fra l’opera ammirata e chi l’ammira dove nasce sempre una scintilla. Spogliarsi di ogni velo per lasciar parlare la vita è generare a sua volta vita e sentire pulsare quest’armonia con la natura, la sintonia con il tempo, con le stagioni. La carne diventa il tempio dell’anima e se ne fa custode e intorno a questa bellezza non possono che germogliare semi di eternità, sempre e nonostante, nonostante erano altri tempi per gli uomini e per le donne. Durante la serata si proietteranno immagini, stralci di video e ricordi del Maestro Bertolucci e chi lo vorrà (dandone notizia di partecipazione secondo le indicazioni di un bando che verrà aperto e diffuso un paio di mesi prima dell’evento) potrà intervenire per un breve ricordo, una lettura poetica o narrativa, una riflessione, un testo dedicato, un suo commento che possa attenersi al senso e all’oggetto della serata.
L’iniziativa è organizzata dall’Ass. Culturale Euterpe di Jesi con il Patrocinio del Comune di Gualdo Tadino (in fase istruttoria) e della Provincia di Perugia.
Per coloro (poeti, scrittori, critici o semplicemente seguaci e amanti de Maestro Bertolucci) che vorranno aderire e partecipare all’iniziativa leggendo un proprio testo (una poesia di massimo 35 versi, un mini racconto di una ventina di righe al massimo) o con un breve intervento critico o estemporaneo sulla sua poliedrica figura di artista (breve) è richiesto di inviare tale testo ad entrambe le mail: ass.culturale.euterpe@gmail.com e info@flaviascebba.it entro e non oltre il 23-11-2019 inserendo nell’oggetto della mail “Evento Maestro Bertolucci”. Assieme al testo dovranno essere inseriti i dati personali (nome, cognome, data di nascita, indirizzo di residenza, telefono e mail, dichiarazione che il testo presentato è frutto del proprio unico ingegno e che non è tutelato/iscritto alla SIAE).
A qualche giorno di distanza dalla cerimonia di premiazione della III edizione del Premio Nazionale Novella Torregiani tenutasi lo scorso 18 maggio alla Pinacoteca “Attilio Moroni” di Porto Recanati, siamo a pubblicare la motivazione del conferimento del Premio Speciale “Alla Carriera” attribuito all’artista, pittore e incisore Ottorino Pierleoni letta durante la cerimonia e, a continuazione, alcune foto della consegna del Premio.
PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA
ALL’ARTISTA, PITTORE E INCISORE OTTORINO PIERLEONI
DI SANT’ELPIDIO A MARE (FERMO)
Motivazione del conferimento del Premio
Dagli anni Cinquanta Ottorino Pierleoni, con le sue prove pittoriche con i colori a olio, ha seguito un lungo apprendistato con maestri rinomati come il prof. Giuseppe Pende che lo hanno istradato e hanno creato l´artista completo che è da anni.
Le mostre e le collettive si sono succedute nel tempo, come pure le commesse e il confronto con intellettuali di spicco quali – solo per citarne alcuni – Franco Matacotta e Alvaro Valentini.
Il lungo periodo di insegnamento prestato e la sua ingente produzione pittorica e di incisioni (raccolte in Italia e all´estero) risulta meritevole di menzione e di riconosciuto orgoglio umano per l´arricchimento dato a questa nostra terra e non solo.
Indissolubile il legame con questa regione plurale feconda di poeti e di esperienze culturali come pure con la Sardegna, terra mitica dove radici, incontri, legami e circostanze hanno costruito la trama fitta e preziosa della sua vita.
Fedele cronista della storia d´Italia, tra dolori e gioie, magistralmente raccontata nel volume “Tracce di un percorso”, ci ha regalato con generosità un bagaglio personale e al contempo sociale sulle nostre tradizioni, sui cambiamenti della società, gli usi e i costumi e l´importante lezione della storia.
La Commissione di Giuria del III Premio Nazionale “Novella Torregiani” – Letteratura e Arti Figurative, ideato, fondato e presieduto da Emanuela Antonini e organizzato dall´Associazione Culturale Euterpe di Jesi ha così deciso di conferire il Premio Speciale alla Carriera all´artista Ottorino Pierleoni.
Lorenzo Spurio – Presidente Ass. Euterpe
Emanuela Antonini – Presidente del Premio
Stefano Vignaroli – Segretario Ass. Euterpe
Porto Recanati, 18 maggio 2019
Ottorino Pierleoni e Lorenzo Spurio (Presidente Ass. Euterpe) mentre legge la motivazione del conferimento del Premio Speciale alla Carriera
Da sx: Sauro Longhi (Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche), l’artista Ottorino Pierleoni, Rosalba Ubaldi (Vice-sindaco di Porto Recanati) e Stefano Vignaroli (Segretario Ass. Euterpe)
Da sx: Una ragazza amica di Ottorino Pierleoni, Sauro Longhi (Magnifico Rettore Università Politecnica delle Marche), Antonietta Langiu (scrittrice e moglie di Ottorino Pierleoni), Ottorino Pierleoni (pittore e incisore), Rosalba Ubaldi (Vice-sindaco di Porto Recanati), Stefano Vignaroli (Segretario Ass. Euterpe), Lorenzo Spurio (Presidente Ass. Euterpe) ed Emanuela Antonini (Presidente del Premio).
Da sx: Lorenzo Spurio (Presidente Ass. Euterpe), Antonietta Langiu (scrittrice e moglie di Ottorino Pierleoni), Ottorino Pierleoni (pittore e incisore), Emanuela Antonini (Presidente del Premio), Stefano Vignaroli (Segretario Ass. Euterpe), Sergio Camellini (Presidente di Giuria sezione Letteratura)
Sabato 18 maggio a partire dalle 17.00 presso la Pinacoteca “Moroni” di Porto Recanati (MC) si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione della terza edizione del Premio Nazionale “Novella Torregiani” – Letteratura e Arti Figurative. Con la volontà di proseguire nel segno tracciato dalla poetessa, scrittrice e organizzatrice culturale Novella Torregiani, anima della cultura della provincia di Macerata e non solo, venuta a mancare nel 2015, il progetto concorsuale è stato ideato ed è presieduto dalla dr. Emanuela Antonini (biologa e scrittrice), organizzato, a cadenza annuale, dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi. In questa terza edizione il numeroso materiale letterario e artistico, giunto da ogni parte d’Italia e non solo, è stato esaminato, selezionato e valutato da tre giurie differenziate, scelte e nominate dagli organizzatori del Premio. Il presidente di Giuria delle sezioni letterarie il poeta Sergio Camellini, mentre per la sezione fotografia l’architetto Andrea Bevilacqua e la sezione pittura la pittrice acquarellista MariaLuisa D’Amico. Tra i componenti di Giuria per la sezione letteratura: Francesca Innocenzi, Rosanna Di Iorio, Angela Catolfi, Loretta Fusco, Valeria D’Amico e Antonio Cerquarelli; per la sezione fotografia: Beatrice Conti, Onorina Lorenzetti, Luca Bentoglio e Lorenzo Cicconi Massi, mentre per la sezione pittura Patrizia Befera, Gabriele Bevilacqua, Christine Noël, Daniele Salvador Patti e Claudio Schiavoni.
Una foto di Novella Torregiani
Tra i premi principali che verranno assegnati: per la sezione poesia in lingua italiana il podio è stato raggiunto da Stefano Baldinu di San Pietro in Casale (BO) con la poesia “Enrica”, a seguirlo Alexandra McMillan di Genova e Franca Donà di Cigliano (VC); nella sezione poesia in dialetto/lingua straniera al 1° posto Mario De Fanis di Falconara Marittima (AN) con la poesia in lingua francese “Oui j’en avais, de riches trésors ”, 2° posto per Gabriele Di Giorgio di Città S. Angelo (PE) e il 3° posto la veneziana Elena Maneo.
Per la sezione racconto il primo classificato è Piko Cordis di Ascoli Piceno con il racconto “L’egiziana”; a seguire Liviana Ceccarelli di Roma e due ex-aequo si sono contesi il terzo posto Amelia Valentini di Pescara e Massimiliano Ivagnes di Castrignano del Capo (LE).
Per la sezione fotografia il podio è stato raggiunto da Giulio Brega di Fabriano (AN), dietro di lui si sono contesi il 2° posto Nadia Enrica Maria Ghidetti di Fabriano (AN) e Andrea Macciò di Genova, il 3° posto se lo aggiudica Patrizia Rossi di Grottaferrata (RM).
Per la sezione pittura il primo premio è stato attribuito a Emanuele Sassaroli di Maiolati Spontini (AN) con l’opera “Città sommerse”, a seguirlo il pittore Domenico Di Meco di Jesi (AN) e la pittrice Carla Colombo di Imbersago (LC).
Premi Speciali vengono assegnati ad altrettante opere meritevoli giudicate con particolare entusiasmo dalle Commissioni di Giuria: Antonio Fasulo di Avezzano (AQ) per la poesia in lingua italiana, Emanuele Corocher di Verona per il racconto, Romina Ragaglia di Chiaravalle (AN) per la pittura. Il Premio Speciale “Targa Euterpe” va a Gennaro Crovella di Portici (NA) per la poesia in lingua italiana e a Salvatore Gazzarra di Messina per la poesia in dialetto.
La serata di cerimonia del Premio, patrocinato dalla Regione Marche, dall’Assemblea Legislativa della Regione Marche, dalle Provincie di Ancona e Macerata e dal Comune di Porto Recanati, sarà presentata da Emanuela Antonini (Presidente del Premio) e Lorenzo Spurio (Presidente Ass. Euterpe). Il Maestro Massimo Agostinelli, con i suoi interventi musicali alla chitarra, allieterà la serata, durante la quale verrà conferito un “Premio Speciale alla Carriera” all’artista, pittore e incisore, Ottorino Pierleoni di Sant’Elpidio a Mare (FM). Nella prima edizione, nel 2016, il premio alla Carriera era stato conferito al Prof. Armando Ginesi, eminente studioso delle avanguardie artistiche, mentre nella seconda edizione il conferimento era andato alla poetessa, scrittrice e saggista Loretta Emiri.
Sabato 18 maggio alle 17:30) a Palazzo Bisaccioni (Piazza Colocci 2) a Jesi si terrà l’inaugurazione della mostra collettiva “Cosa pensa il mio cuore quando guardo il mare” curata dalla scrittrice e Consigliera dell’Ass. Culturale Euterpe Gioia Casale.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi con la collaborazione dell’Associazione Culturale Blaue Reiter di Cavaria con Premezzo (Varese).
Partecipano con le loro opere gli artisti: Domenico Di Meco, Maria Pia Silvestrini, Gioia Casale, Manuela Testaferri, Massimo Turato, Paola Francesca Sammarco e lo scultore ligneo Leonardo Longhi.
L’entrata di Palazzo Bisaccioni, in Piazza Colocci nel centro di Jesi
Domenico Di Meco vive a Jesi; è insegnante in corsi di acquerello presso le università della terza età di Jesi e Ancona. Ha partecipato a corsi di acquerello in Francia con i maestri Eva Karpinska, Jerome Cosse, Dominique Gioan, Jeremy Soheylian e in spagna con il maestro Pedro Cano. Numerose le partecipazioni a esposizioni in Italia e all’estero (Slovenia, India, Portogallo), ha tenuto personali nella provincia di Ancona dal 2016 ad oggi. Vincitore del Premio “Pasquale Celommi” di Roseto degli Abruzzi nel 2016.
Maria Pia Silvestrini vive a Senigallia; ha frequentato la scuola di pittura “Chiaro-Scuro” di Marotta e partecipato a varie mostre pittoriche a Senigallia, Recanati e altri luoghi della Provincia di Ancona. Poetessa in lingua e dialetto senigalliese, scrive anche racconti. Per la poesia ha pubblicato “’N sgrull d’ p.nsieri”, “Na gluppa d’sogni” e “Cuore bambino”. Socia Fondatrice dell’Associazione Culturale “Nel Verso Giusto / Senigallia-Poesia”.
Gioia Casale vive a Jesi; si è avvicinata alla scrittura partecipando ai laboratori di scrittura creativa tenuti da Alessandro Morbidelli. Ha pubblicato un racconto sulla rivista “Why Marche” e in varie antologie. Socia Fondatrice dell’Associazione Culturale Euterpe. Si ritiene lettrice per passione e scrittrice per caso.
Manuela Testaferri vive a Chiaravalle; ha iniziato la formazione artistica frequentando alcuni corsi di disegno e pittura tenuti dal maestro Raul Bartoli. Interessata al mondo dell’illustrazione ha partecipato a un corso di illustrazione alla Scuola Comics di Jesi, animata dal prof. Walter Angelici. Per alcuni anni ha studiato acquerello ai corsi dell’artista Elsa Volpini presso il laboratorio AxA di Chiaravalle.
Massimo Turato vive a Besnate (VA) si definisce “pellegrino” e “pittore”. Il suo percorso artistico è iniziato un po’ casualmente attraverso l’incontro con il maestro Claudio Calzavacca che è stato il suo mentore per alcuni anni. I suoi primi lavori sono state tele di ispirazione espressionista, in seguito la trama e il disegno si sono via via persi per lasciar posto al colore all’immaginazione (sua e di chi guarda). Socio fondatore dell’Associazione Blaue Reiter di Cavaria con Premezzo (Varese) con la quale espone dal 2006.
Giuseppe Catone vive a Solbiate Olona (VA) ha iniziato a studiare pittura sotto la guida del maestro Francesco Giovinazzo. Da lui ha appreso le tecniche classiche di pittura. Ha seguito poi studi col maestro Claudio Calzavacca seguendo le sue lezioni teoriche che l’hanno avvicinato allo studio della storia dell’arte contemporanea. Si interessa all’espressionismo francese, dal gruppo dei Fauves a Derain con una particolare attenzione verso la luce e i colori.
Paola Francesca Sammarco da quanto è andata in pensione si impegna nel disegno nell’acquerello e nella pittura ad olio orientandosi verso il ritratto. Con pochi semplici tratti riesce a descrivere la realtà, sia che si tratti di un volto o di un paesaggio.
Leonardo Longhi (Jesi, 1973), vive a Jesi. Scultore, scrittore, poeta e libero pensatore pervaso dal pensiero unico del benessere collettivo e dell’amore olistico e funzionale in una società bistrattata come la nostra. Le sue opere (sculture nel solo legno d’ulivo) sono state esposte in varie mostre. Articoli su di lui sono apparsi su “Il Corriere Adriatico” e “Jesi e la Sua Valle”. Suoi testi sono presenti nelle antologie dell’Ass. Euterpe, “L’amore al tempo dell’integrazione” (2016) e “Adriatico” (2017). Lo scrittore Stefano Vignaroli ha curato un volume di racconti brevi di autori vari nati a partire da alcune sculture da lui prodotte, confluite in “Dalle immagini alle parole”.
L’inaugurazione della mostra (che rimarrà aperta sino al 7 giugno) verrà salutata dalla presenza di alcuni poeti del territorio che declameranno alcuni loro versi: Michela Tombi, Franco Patonico, Sabrina Galli, Elvio Angeletti e Franco Duranti. Gli artisti presenti leggeranno loro scritti. Durante l’inaugurazione le poesie verranno donate al pubblico che interverrà.
L’album completo delle foto dell’evento dedicato alla donna “Tre passi di donna” tenutosi all’Auditorium Santo Spirito di Cingoli (Macerata) domenica 17 marzo 2019 curato da Alessandra Montali e Gioia Casale. Evento organizzato dall’Ass. Culturale Euterpe in collaborazione con l’Ass. Musicale Cerquetelli di Cingoli e il Comune di Cingoli. Apertura di Martina Coppari (Assessore alla Cultura), presentazione di Alessandra Montali, interventi di Laura Margherita Volante e Laura Moll, performance di Morena Oro, esposizione di opere di Manuela Testaferri e Irinka Sichinova, con intermezzi musicali e canori dei ragazzi dell’Ass. Musicale Cerquetelli – presidente: Melissa Mastrolorenzi.